XV legislatura – Tornata del 14 giugno 1884
comune, e metterà nella terna quella persona che al comune, per circostanze speciali, può maggiormente convenire, e allora la terna fatta dal
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comuni da 10,000 a 20,000 abitanti, e di tre decimi nei comuni da 20,000 a 60,000 abitanti. In questo era la ragione della terna proposta dal Consiglio
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Cuccia. Io saluto come una buona riforma il concetto contenuto nell'articolo 3 del disegno di legge in discussione, che cioè dal giorno, in cui
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Invece, o signori, che cosa avete voi? Nel caso in cui i concorsi si fanno dal Consiglio provinciale scolastico, questo giudicherà, io voglio
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questione; osservo soltanto che dal momento che si vuol proclamare il principio dell'obbligo del concorso, quest'obbligo dovrebbe essere effettivo e
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Quei maestri invece che sono pagati bene coll'aumento di uno o più decimi nel minimum potranno essere nominati dal comune. Ebbene, accettiamo questo
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Io ho dovuto dire una preferenza evidentemente ingiusta, appunto per mostrare che non in tutti i casi le nomine fatte dal comune potranno essere
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flagranti, delle evidenti ingiustizie. Io sento il bisogno di aggiungere qualche attributo per ovviare all'ingiustizia che si può commettere dal
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Dunque la mia proposta è questa: «Il Consiglio provinciale scolastico dovrà annullare la nomina fatta dal comune nel caso che dagli atti del concorso
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esaminate in merito dal Consiglio provinciale scolastico, ma in quei casi soltanto in cui si può, direi, comprendere da chiunque non sia del partito
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più meritevoli, se vi sono più posti da coprire, sono proposti dal Consiglio provinciale scolastico, e il Consiglio comunale facendo la scelta fra i
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notato che non si dice quando questo diritto dovrebbe esser esercitato dal Consiglio provinciale scolastico; ossia, in altri termini, non è determinato il
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, che non mi pare abbastanza corretta, si potrebbe votare benissimo l'articolo 3, come è proposto dal Ministero, tenendo conto di un mio emendamento
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«I maestri sono nominati per concorso. I documenti esibiti sono dal municipio rimessi al Consiglio scolastico provinciale, il quale previo esame dei
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municipio che paga, se i maestri sono suoi, di certo non può essere dato ad alcuno di attribuire ad altra persona, dal municipio diversa, la nomina dei
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di più dal municipio? Volete forse imporgli assolutamente le persone che Voi avete prescelte? Chi ha detto a voi che a quel municipio convenga
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facoltà di potere scegliere uno fra i dichiarati capaci dal Consiglio provinciale scolastico, e ciò all'unico intento di provvedere all'interesse del
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Dunque, se i municipi possono spendere una maggior somma di danaro, sono municipi che hanno e capacità di valutare il merito indipendentemente dal
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vedere penso che se è un diritto, non lo dovete far comperare a danari dal municipio; e se è un beneficio, voi ne alterate la natura convertendolo in un
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Sono i sindaci. E il sindaco non è forse fabbricato dal ministro dell'interno? Non è forse il ministro dell'interno che finora ha difeso gelosamente
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I maestri sentono dire dal Governo che è il comune che non li paga in tempo, che non li paga bene, e se la prenderanno naturalmente col comune. Non
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possibile che questo diritto dipenda dal solo pagamento di un decimo in più dello stipendio? Ma è serio che coloro che pagano questo sovrappiù sieno
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presentato dalia Commissione ed accettato dal ministro.
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«I maestri sono nominati per concorso. I documenti esibiti sono dal municipio rimessi al Consiglio scolastico provinciale; il quale, previo esame dei
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comuni a un modo, e non fa eccezione alcuna pei municipii dove l'intelligenza, e l'affetto alla educazione del popolo è dimostrata fra gli altri dal
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recar loro una grave offesa, assoggettarli alla misura che si prende per tutti gli altri comuni il cui procedere non è troppo giustificato dal
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non è assolutamente voluta dal concetto della medesima affinchè noi non ci troviamo poi nella grande difficoltà di potere adattare quelle
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«I maestri sono nominati per concorso. I documenti esibiti sono dal municipio rimessi al Consiglio scolastico provinciale, il quale, previo esame
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maestri, perchè in questo caso una ragione di essere nella terna fatta dal Consiglio scolastico vi è, altrimenti non ne vedrei alcuna, e manterrei la mia
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Turbiglio. Non essendo accettata nè dal Ministero, nè dalla Commissione, la ritiro.
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Segue l'aggiunta dell'onorevole Borgatta, accettata dal Ministero e dalla Commissione! La pongo a partito; chi l'approva voglia alzarsi.
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«Il Consiglio provinciale scolastico dovrà annullare la nomina fatta dal comune nel caso che dagli atti del concorso si rilevi che lo stesso implichi
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L'attestato del lodevole servizio sarà rilasciato dal Consiglio provinciale scolastico dietro le ispezioni fatte alla scuola.»
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Essi dicono: noi manteniamo il sistema delle convenzioni; cioè a dire, il maestro sarà primieramente assoldato dal Comune per cinque anni; poi
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cinque anni, debba essere definitivamente nominato nell'ufficio, oppure adottare il sistema che mi parve accettato dalla Commissione e dal ministro, e
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, se non la sostanza. Ma dal momento che voi sottraete al comune il diritto di disdire, per il solo fatto della sua volontà, la convenzione, e, di
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quinquennio di prova, o dal principio del quinquennio stesso?
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La legge si riduce a questo, che il maestro nominato dal Comune dietro la lista proposta del Consiglio scolastico per un quinquennio di prova, resta
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provincia, o dal comune in un ufficio, è naturale che ci debba restare insino a quando non ci sia ragione di mandarlo via.
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partecipano questa mia opinione) e lo ripeterò: in parecchie delle scuole primarie del regno, per quanto dipende dal maestro, prevale uno spirito
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mantenimento delle truppe austriache dal 1849 al
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Accademia della crusca
